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Tango Per Voce e Orchestra   

TANGO

ASTOR PIAZZOLLA
Tanghi per voce e orchestra 

ORCHESTRA FILARMONICA ARTURO TOSCANINI
Direttore ALESSANDRO NIDI
Voce solista MASCIA FOSCHI
Bandoneon solista MASSIMILIANO PITOCCO
Pianoforte DAVIDE CARMARINO
consulenza artistica GIORGIO UGOZZOLI

In collaborazione con

25 maggio 2008 - Salsomaggiore Terme (PR)

11 - Luglio 2008 - Sassuolo - (MO)

12 Luglio 2008 - Castello di Vigoleno - (PC)

13 Luglio 2008 - Castello di Torrecchiara - (PR)

 

Presentazione
Piazzolla sinfonico
Il Concerto
Il Programma
 Gli Artisti
La Filarmonica
Le Date
 
 
 
 
 
 
 
 
Presentazione

Due eccellenti interpreti: la Filarmonica Arturo Toscanini e la voce di Mascia Foschi diretti dal maestro Alessandro Nidi  ci propongono il Piazzolla per grande orchestra e il Piazzolla del Tango Cancion in un originale quanto eccezionale concerto-spettacolo di “Tango Sinfonico”.

Lo spettacolo va oltre il concerto, è un intreccio di racconti e canzoni immersi nell’atmosfera raffinata e struggente del tango. Inizia con alcuni brani tratti dal oratorio El Pueblo Joven, eseguito per la prima e unica volta dallo stesso Piazzolla nel 1974 e rimasto tuttora oggi inedito. Racconta la storia di un popolo clandestino che abita sotto il letto del fiume “Rio de la Plata” a 1001 metri di profondità, in attesa di emergere. L’insieme è una metafora della “genesi ciclica” tipica dei popoli latinoamericani sconfitti, sepolti e capaci di rinascere per diventare protagonisti un’infinità di volte. Ci sono poi alcuni poemi di J.L.Borges musicati da Astor Piazzolla,  dove il grande poeta argentino racconta il “Suo” tango fatto di malavita, prostitute e coltelli. Saranno anche eseguiti brani strumentali tratti dai suoi lavori per il cinema come Oblivion e Remembrance, una rara esecuzione di Adios Nonino nell’arrangiamento per grande orchestra scritto dallo stesso Piazzolla. Ci saranno anche le canzoni prodotte dal binomio Piazzolla –Ferrer, a partire dalla loro surreale Balada Para Un Loco, la drammatica Balada para mi Muerte, Los pajaros perdidos ecc. Infine un momento romantico con il delicato e originale arrangiamento per archi e voce di Finale (seconda parte di Tango Apasionado). Una storia di tango lunga quanto un concerto. 

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Piazzolla Sinfonico 

Nominare Astor Piazzolla oggi produce un’immediata associazione con la parola “Tango”. Paradossalmente è merito del più odiato e contestato compositore di tango di tutti i tempi la diffusione planetaria di questo genere musicale, di cui egli stesso dice :“Del tango ho preso il ritmo e la passione e ho buttato via tutto il resto”. La sua musica la conosciamo attraverso alcuni brani diventati icone del tango come Libertango e Oblivion ma pochi sanno che gran parte della produzione musicale di Astor Piazzolla (più di 1.500 brani) fu scritta per grande orchestra. Il suo primo momento di grande popolarità l’ottenne nel 1967 con la su “Operita” Maria de Buenos Aires, per ripetersi poi scrivendo musica per film diventati famosi come “Enrico IV” di Marco Belloccchio (dal quale è tratto il famosissimo Oblivion), "Cadaveri Eccellenti" di F. Rosi "Sur" di Fernando Solanas, "Twelve Monkeys" di Terry Gillian. Componeva indistintamente per i grandi del jazz come Gerry Mulligan quanto per i grandi della musica classica. Dice di lui il grande violinista Salvatore Accardo :(per il quale Piazzolla scrisse Milonga in Re) “«Quando sentii la sua musica per la prima volta rimasi folgorato». Per la cronaca l’unica volta che Salvatore Accardo si separò dal suo Stradivarius fu quando lo prestò al primo violino del gruppo di Astor Piazzolla per un concerto al Carnegy Hall di New York.

Tutta la sua opera rivela un’evidente formazione accademica, studiava classici: Bach, Brahms, Ravel, Stravinsky, Bartok e Berg e ascoltava i jazzisti suoi contemporanei: Stan Getz, Chet Baker, Gil Evans, questo continuo ascoltare la musica colta non poteva non avere ripercussione su tutta la sua opera.

Fù il suo editore dell’epoca (Aldo Pagani) a convincerlo a scrivere brani brevi, inferiori ai 3 minuti per poterli così incidere su vinile e farli ascoltare alla radio, nacquero così altrettanti brani famosi come Libertango, Sur, Adios Nonino, Verano Porteno etc. ma il suo amore dichiarato è rimasto quello per la musica classica.

Altro aspetto altrettanto poco noto del compositore è la sua straordinaria produzione di tango cancion (tango cantato). Il sodalizio artistico con il poeta uruguayano Horacio Ferrer diede origine a una lunga serie di piccoli “poemi tangati”, come amavano definirli. Lavori mai banali, poche concezioni alla melodia a favore delle parole. Parole scandite, cantate e recitate, con messaggi precisi dove la musica più che un accompagnamento era concepita come una cornice dove racchiudere le parole. Come unica concessione a scrivere fuori del sodalizio con Ferrer, Piazzolla lo fece con Jorge Luis Borges, uno dei più grandi poeti argentini con il quale scrisse una serie di poemi dedicati, appunto, al tango.

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Il Concerto 

Due eccellenti interpreti: la Filarmonica Arturo Toscanini e la voce di Mascia Foschi diretti dal maestro Alessandro Nidi e la messa in scena di Rosetta Cucchi ci propongono il Piazzolla per grande orchestra e il Piazzolla del Tango Cancion in un originale quanto eccezionale concerto-spettacolo di “Tango Sinfonico”.

Lo spettacolo va oltre il concerto, è un intreccio di racconti e canzoni immersi nell’atmosfera raffinata e struggente del tango. Inizia con alcuni brani tratti dal oratorio El Pueblo Joven, eseguito per la prima e unica volta dallo stesso Piazzolla nel 1974 e rimasto tuttora oggi inedito. Racconta la storia di un popolo clandestino che abita sotto il letto del fiume “Rio de la Plata” a 1001 metri di profondità, in attesa di emergere. L’insieme è una metafora della “genesi ciclica” tipica dei popoli latinoamericani sconfitti, sepolti e capaci di rinascere per diventare protagonisti un’infinità di volte. Ci sono poi alcuni poemi di J.L.Borges musicati da Astor Piazzolla,  dove il grande poeta argentino racconta il “Suo” tango fatto di malavita, prostitute e coltelli. Saranno anche eseguiti brani strumentali tratti dai suoi lavori per il cinema come Oblivion e Remembrance, una rara esecuzione di Adios Nonino nell’arrangiamento per grande orchestra scritto dallo stesso Piazzolla. Ci saranno anche le canzoni prodotte dal binomio Piazzolla –Ferrer, a partire dalla loro surreale Balada Para Un Loco, la drammatica Balada para mi Muerte, Los pajaros perdidos ecc. Infine un momento romantico con il delicato e originale arrangiamento per archi e voce di Finale (seconda parte di Tango Apasionado). Una storia di tango lunga quanto un concerto.

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Il Programma 

Prima Parte

 Suite “El Pueblo Joven”
Horacio Ferrer  - Astor Piazzolla
Tratta dall'Oratorio per bandoneon, orchestra e voce

Overture  - A la orilla a la orilla
Y el agua se puso triste – Una Manana de Octubre

 Adios Nonino
(Bandoneon e Orchestra)

La Bicicleta Blanca
Horacio Ferrer – Astor Piazzolla

 Los Pajaros Perdidos
Miguel Angel Trejo – Astor Piazzolla

 Finale   
A.D. Tarenzi – Astor Piazzolla

Enrico IV
Astor Piazzolla

 Balada para mi Muerte
Horacio Ferrer – Astor Piazzolla

 

Seconda Parte

El Tango
Jorge Luis Borges - Astor Piazzolla

 Vuelvo al Sur
Fernando E. Solanas - Astor Piazzolla

 Oblivion – Cavalcata – Escualo - Violentango
Astor Piazzolla

 Chiquilin de Bachin
Horacio Ferrer – Astor Piazzolla

  Balada para un loco
Horacio Ferrer - Astor Piazzolla

 Libertango
Grace Jones – Astor Piazzolla

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Gli Artisti 

Mascia Foschi - Voce Solista

Mascia Foschi è considerata una specialista del genere tango. Attrice e cantante con un percorso professionale di tutto rilievo. Lanciata con lo spettacolo “Tango Mujer” nel 2003 dove presentava, al femminile i tanghi classici dei primi del ‘900 in contrapposizione ai lavori moderni di Astor Piazzolla e Horacio Ferrer. Da allora non ha più abbandonato il genere, tiene concerti di tango sinfonico e recital di tango cancion ed è anche l’interprete femminile dello spettacolo teatral-musicale “Tenco a Tempo di Tango” scritto appositamente per lei da Carlo Lucarelli, in tournee da due anni nei teatri italiani e ospite di prestigiosi festival come quello di Borgio Verezzi e Ravello Festival e invitata anche al teatro Ateneo di Buenos Aires.

Mascia Foschi ha una straordinaria presenza scenica, canta indistintamente in spagnolo e italiano, è ammagliante, ha una voce profonda e un modo di cantare che scandisce le parole, così come vuole il tango tradizionale.

La stampa dice di Lei:

“… una voce d’angelo e una presenza scenica che a qualcuno ha ricordato la mitica Rita Hayworth…” (Augusto Rembado – La Stampa)

“… esplora i mille volti del tango, raffinatissimo ma popolare sempre struggente e velato di malinconia. La voce calda e profonda di Mascia Foschi ne interpreta meravigliosamente le sfumature ……”. (Claudia Olimpia Rossi – Gazzetta di Parma).

“… Mascia Foschi, la cui presenza di per sé merita la spesa del biglietto. La sua voce impostata, ricca dei fenomeni tipici delle interpreti degli anni ’60 unitamente alla sensualità delle corde di una cantante di fado (il riferimento è a Teresa Salguero), un physique du role abbacinante finiscono per rubare la scena a tutti… “ Aldo Fegatelli Colonna – Il Manifesto”

…. Lei è bella, sicuramente una gran voce, emozionante ….” (M.Crippa,- La Repubblica) 

“ … una bella presenza scenica Mascia Foschi. Una voce calda, piena, lo sguardo brillante: canta, racconta, crea atmosfere morbide e seducenti tra ritmi travolgenti e dolce melanconia…..”  (Valeria Ottolenghi – Gazzetta di Parma) 

“..magnificamente interpretate dalla sorprendente Mascia Foschi, una vera rivelazione, dalla voce calda e possente e con una tenuta di scena straordinaria...”

(Carmela Cosentino,  - La Gazzetta del Mezzogiorno)

 “..la tanguera Mascia Foschi impone una una presenza ed una personalità calamitante...”

(Silvana Zanovello – Il secolo XIX)

Massimiliano Pitocco - Bandoneon solista

Ha studiato Fisarmonica a Parigi con il M° Max Bonnay, diplomandosi nel '92 al Conservatorio Nazionale Superiore, nel '93 al Conservatorio della "Ville de Paris" e sempre nello stesso anno al concorso regionale d' Ile de France ottenendo ovunque il primo premio con medaglia d'Oro. Nel '92 si diploma con lode in Organo a Pescara e nel '94 in Fisarmonica a Bari.
E' vincitore di numerosi concorsi internazionali di Fisarmonica, tra cui il primo premio a Castelfidardo (ed. 86 e 88) e il secondo premio alla "Coppa del Mondo" organizzata in Svizzera (ed. 89). E' spesso invitato a conferenze e seminari oltre che a presiedere le giurie delle più importanti competizioni internazionali.
Suona anche il Bandoneòn e si è dedicato al Tango in particolare alla musica di A.Piazzolla e nel 1998 ha fondato il quartetto "Four for Tango". Suona nei più importanti teatri di tutto il mondo.
Ha collaborato con grandi musicisti e attori quali Milva, Luis Bacalov, Ennio Morricone, Sylvano Bussotti, Gidon Kremer, Nicola Piovani, Vinicio Capossela, Sebastiano Lo monaco, Leopoldo Mastelloni, David Riondino.
Nel 2002 ha suonato e diretto in Svizzera l'opera "Maria de Buenos Aires" di A.Piazzolla-H.Ferrer riscuotendo un notevole successo di pubblico e di critica.
Ha registrato numerose colonne sonore per film di cinema e televisione ed inciso diversi compact-disc per le case discografiche Dynamic, Fonola, Sculture d' Aria, Riovoalto-Ducale, Wide, Azzurra.
E' titolare della cattedra di Fisarmonica presso il Conservatorio "Santa Cecilia" di Roma

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La Filarmonica

Nasce nel 2002 per volontà della Regione Emilia-Romagna e della Fondazione Arturo Toscanini, come nuovo, grande complesso sinfonico di elevata qualità esecutiva, in grado di rappresentare degnamente la più alta tradizione musicale dell’Emilia-Romagna, e di essere annoverato tra i complessi sinfonici italiani di livello internazionale.

La Filarmonica, che porta il nome del celebre direttore d’orchestra nato a Parma, opera grazie ai contributi del Ministero per i Beni e le Attività Culturali della Regione Emilia Romagna e di Arcus spa. Il complesso, formato da oltre 100 strumentisti, ha sede a Parma e ha debuttato al Festival Musicale di Strasburgo. 

In un’ottica di eccellenza artistica, la Filarmonica si è potuta avvalere della collaborazione dei massimi direttori d’orchestra attivi nel panorama internazionale. Sul suo podio si sono avvicendati tra gli altri Zubin Mehta, Yuri Temirkanov, Kurt Masur, Charles Dutoit, Lorin Maazel, Mstislav Rostropovich, Georges Prêtre, Eliahu Inbal, Rafael Fruhbeck de Burgos, Jeffrey Tate, insieme a solisti quali Maxim Vengerov, Stanislav Bunin, Mischa Maisky, Mariella Devia, Uto Ughi, Salvatore Accardo, Steven Isserlis, Marco Rizzi.

La Filarmonica è stata protagonista di numerose iniziative culturali e sociali: nel Natale 2004 ha eseguito la Nona Sinfonia di Beethoven diretta da Lorin Maazel nella Chiesa della Natività di Betlemme e nella Henry Crown Symphony Hall di Gerusalemme; l’evento, è stato diffuso in mondovisione. Il 30 gennaio 2005, diretta da Zubin Mehta, l’orchestra ha tenuto un concerto benefico a favore delle popolazioni del Sud Est asiatico colpite dallo tsunami, eseguendo il Requiem di Giuseppe Verdi all’Auditorium Parco della Musica di Roma. Nello stesso anno ha effettuato una lunga tournée in Giappone ed è stata protagonista del progetto Verdi e la Francia, curato da Georges Prêtre, che comprendeva concerti al Teatro Verdi di Busseto e all’Opéra Garnier di Parigi e la realizzazione di un DVD di imminente uscita. Nel marzo 2007 ha tenuto il Concerto di Pasqua al Duomo di Orvieto, ripreso e trasmesso dalla RAI in mondovisione

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